IVA sulle opere d'arte, Giuli: “Sono allo studio ipotesi normative volte alla modifica dell'aliquota”


“Confermo la necessità di intervenire per ridurre l’aliquota IVA relativa ad oggetti d’arte, antiquariato e da collezione”, ha dichiarato oggi il ministro Alessandro Giuli al Question Time in diretta. “Sono allo studio ipotesi normative volte alla modifica dell’aliquota IVA”. 

Durante il Question Time di oggi in diretta dalla Camera dei Deputati, il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha risposto all’interrogazione di Stefano Candiani (Lega) in merito alla necessità di una riduzione dell’aliquota IVA applicata alla cessione di opere d’arte.

“Confermo la necessità di intervenire per ridurre l’aliquota IVA relativa ad oggetti d’arte, antiquariato e da collezione e confermo che il Ministero dell’Economia e delle Finanze sta sostenendo fattivamente l’iniziativa. Stiamo già definendo le coperture necessarie”, ha dichiarato il ministro. “La salute culturale della nostra Nazione è una priorità del Governo, è una misura fiscale che favorirà le transazioni nel mercato interno e potenzierà la competitività dell’export italiano a livello europeo”.

“Concordo sulle conseguenze distorsive della previsione di un’aliquota diseguale sul territorio europeo”, ha proseguito. “L’effetto dumping a danno degli operatori culturali e dell’intera filiera dell’arte arreca pregiudizi in capo a coloro che creano le opere (artigiani, restauratori, studiosi), a coloro che le custodiscono e consegnano (i trasportatori) e a coloro che le espongono rendendo conoscibile la bellezza (le organizzazioni fieristiche). Gli studi di settore, che ho approfonditamente esaminato, mostrano quali sarebbero le gravi conseguenze del mancato intervento per gli operatori dell’arte: diminuzione degli investimenti; perdita di attrattività commerciale; trasferimento degli operatori all’estero in regimi più competitivi”.

“Sono allo studio, in sinergia con il Ministero dell’Economia e delle Finanze”, ha concluso Giuli, “ipotesi normative volte alla modifica dell’aliquota IVA, allineandola al trattamento agevolato previsto per le cessioni dei suddetti beni nei principali Paesi europei. Il percorso verso la revisione di questa disciplina di settore è tracciato: non si tratta soltanto di riallinearci a una media continentale, ma di non frenare la dinamicità del mercato dell’arte italiano con pesi fiscali anticoncorrenziali. I nostri attori culturali, se messi in condizioni di competere ad armi pari potrebbero rendere l’Italia, e lo faranno, un centro internazionale delle operazioni di scambio e incrementare la crescita economica del settore, alimentando così lo stesso gettito fiscale”.

IVA sulle opere d'arte, Giuli: “Sono allo studio ipotesi normative volte alla modifica dell'aliquota”
IVA sulle opere d'arte, Giuli: “Sono allo studio ipotesi normative volte alla modifica dell'aliquota”


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